Avv. Antonio Tanza - Vicepresidente ADUSBEF


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Sentenza CIAPPAZZI

Parmalat

CONDANNATO UNICREDIT: deve risarcire i risparmiatori!

La sentenza con cui il Tribunale di Parma ha condannato a 5 anni Cesare Geronzi e a 3 anni e 7 mesi Matteo Arpe nell'ambito del processo sulla cessione dell'acqua minerale Ciappazzi del gruppo Ciarrapico alla Parmalat, uno dei filoni d'inchiesta dati dal crac della Parmalat, é profondamente giusta!
Il 12 luglio scorso la procura di Parma con il pm Vincenzo Picciotti aveva formulato le richieste di condanna, sette anni per Geronzi e due anni e sei mesi per Arpe. Le altre richieste di condanna riguardano Alberto Giordani (quattro anni), Alberto Monza, Riccardo Tristano e Antonio Muto (tutti a tre anni) e Luigi Giove e Eugenio Favale (entrambi a due anni e sei mesi).
Per Geronzi le accuse erano di bancarotta fraudolenta e usura aggravata, in quanto, stando all'accusa, avrebbe fatto pressioni perché nel gennaio 2002 Calisto Tanzi, alla guida del gruppo Parmalat, acquistasse l'azienda di acque minerali Ciappazzi dal gruppo Ciarrapico, che era fortemente indebitato con la banca romana.
Per Arpe, invece, l'accusa era di bancarotta fraudolenta in merito a un prestito ponte da 50 milioni di euro, concesso dall'istituto di cui era amministratore delegato al gruppo agroalimentare.
Anche il gruppo UniCredit, che si era aggregato con Capitalia, la ex Banca di Roma, è stato condannato dal Tribunale di Parma, in solido con gli imputati condannati nel processo sulla vendita delle acque minerale Ciappazzi, a risarcire le parti civili che si erano costituite nel procedimento.
L'ammontare del risarcimento sarà stabilito in sede civile: ADUSBEF, a mezzo del vicepresidente, l'Avv. Antonio TANZA, ha già predisposto l'azione per ottenere il risarcimento dei danni … e sono tanti!
I giudici di Parma hanno condannato il gruppo bancario UniCredit (in quanto "erede" della Banca di Roma), assieme agli imputati condannati, anche al pagamento di una provvisionale pari al 4% dell'importo nominale delle azioni od obbligazioni Parmalat possedute dalle parti civili.
ADUSBEF si è già attivata a chiedere il pagamento del dovuto: vedremo ora se il vorace ceto bancario è pronto a pagare, come solitamente è pronto ad escutere i beni dei poveri cittadini incappati in mutui e apercredito
sanguisughe.
Lecce, 30 novembre 2011



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