Avv. Antonio Tanza - Vicepresidente ADUSBEF


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Lettera Banche

Parmalat

Lettera Raccomandata

Spett.le BANCA ________________
DIREZIONE GENERALE
Via / P.zza _______________ n. __
Cap__________ Città ___________

Lettera Semplice

Spett.le BANCA d’ITALIA
DIREZIONE GENERALE
Via Nazionale n. 93
00185 ROMA

Oggetto: “bond Parmalat” - risoluzione contrattuale e restituzione somme


Io sottoscritto ___________________________________________, nato a __________________ (____) il ____/____/______, C.F. ________________________ residente in __________________ (_____) CAP (____________) alla Via/Piazza ______________________________ n. ____, con telefono n. _____________________, con posta elettronica _________________________, anche nella qualità di associato ad ADUSBEF (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari Finanziari Postali Assicurativi), con sede in Roma alla Via Farini n. 62, nella persona del Presidente Dott. Elio LANNUTTI , espongo quanto segue:
1) preso atto che Banca d’Italia nel documento trasmesso alla Procura di Parma il 17 novembre 2005 passa in rassegna le posizioni di Citibank, Intesa, Bnl, Capitalia, SanpaoloImi, Banca Popolaredi Milano ( Bpm),Banca Popolare Italiana (Bpi), Deutsche Bank, Monte dei Paschi e Unicredito Italiano, alcuni dei gruppi bancari che erano più esposti verso Parmalat.
2) preso atto che queste banche, il 31 gennaio 2000, avevano in portafoglio obbligazioni Parmalat (e altri prodotti finanziari di società del gruppo) per un totale di 179,6 milioni di euro, un importo che non aveva subito variazioni di rilievo nei mesi successivi, salvo superare il picco dei 200 milioni in due occasioni: il 31 ottobre 2000 e il 28 febbraio 2001. A cominciare dal 31 marzo 2001,il valore dei bond di proprietà delle banche era andato calando, e a parte il nuovo massimo di 239 milioni di euro battuto il 31 luglio2001 aveva continuato a registrare un andamento in discesa fino a raggiungere i 93,7 milioni il 31 maggio 2002. Le banche erano tornate a fare il pieno di obbligazioni a metà del 2002. A fine giugno di quell'anno erano presenti, nei loro portafogli di proprietà, 124 milioni di euro di bond Parmalat. Al 30 novembre l'importo era già salito a 175 miloni. E al 31 dicembre aveva raggiunto i 229 milioni.
3) preso atto che nell'ultimo anno di vita della vecchia Parmalat, il 2003, le banche cominciano a sgonfiare i portafogli in modo sistematico, fino a svuotarli quasi del tutto.
4) preso atto che dal 30 novembre al 31 dicembre 2003 ne vengono venduti, in totale, per altri 145 milioni di euro e che nei portafogli delle banche rimarranno obbligazioni Parmalat per 31 milioni di euro: un'inezia.
5) preso atto che le obbligazioni Parmalat di proprietà delle maggiori banche, per un valore di circa 200 milioni di euro, furono "passate" ai risparmiatori nei dodici mesi che precedettero il crack del gruppo, dichiarato il 27 dicembre 2003.

Tutto ciò premesso, con la presente

1) si invita e diffida il Vs. istituto a restituire all’esponente, entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione della presente, la somma complessiva di Euro __.___.___,__, oltre all’interesse legale ed alla rivalutazione monetaria dalla data dell’investimento all’effettiva restituzione, oltre al risarcimento dei danni pari al rendimento dei titoli di stato immessi sul mercato alla data dell’investimento;
2)
si invita e diffida la Banca d'Italia ad attivarsi e vigilare affinché le banche indicate restituiscano il maltolto senza costringere l'utente a rivolgersi alla Magistratura.

Si invia la presente ad ADUSBEF affinché curi le ragioni dell’esponente e per controllare il contenuto della risposta che la Banca andrà a fornire, spedendo la documentazione relativa a Coordinamento Campagna PARMALAT – Vicepresidenza Nazionale ADUSBEF - Corso Porta Luce n. 20 - (73013) GALATINA – Fax 0836.631656 – Tel 0836.566094

Data________________________ Firma_____________________________



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