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14 settembre 2005:
5° Sciopero della Spesa dei consumatori italiani
promosso da IntesaConsumatori - Adsubef
L'appuntamento per i consumatori salentini è presso Centro Commerciale Carrefour - SS16 - Cavallino (Le) alle ore 11.30.
Adusbef allestirà all'ingresso un banchetto informativo per promuovere l'iniziativa.
"C'è bisogno di far sentire una ferma opposizione agli aumenti indiscriminati di beni e servizi." Con queste parole le Associazioni aderenti all'Intesaconsumatori hanno annunciato il quinto sciopero della spesa che si terrà il prossimo 14 settembre.
Quest'anno - oltre ai milioni di cittadini, alle associazioni, ai partiti e ai sindacati - saranno chiamati ad aderire all'iniziativa anche tutti i Sindaci dei Comuni Italiani per protestare contro i drastici tagli alle spese sociali imposti dal Governo. Dalle ore 11,30 alle ore 13,30 del 14 settembre, ognuno dovrà rinunciare ad almeno un acquisto e tutti saranno invitati a disertare per protesta negozi, sedi di fornitori di servizi, pompe di benzina, banche, uffici postali, ecc.
"Il Governo e il Parlamento - precisano le quattro associazioni - sono inerti di fronte alla crisi che attanaglia le famiglie di cui il 30% sono dovute rimanere a casa rinunciando anche alle ferie. Si avvicinano paurosamente le scadenze dei moltissimi indebitamenti con il micidiale sistema del credito al consumo che porterà moltissime famiglie, che hanno allegramente comprato a rate televisori, banchetti nuziali e viaggi, sull'orlo del fallimento. Intanto i prezzi non si fermano e "Non Diminuiscono" come sarebbe utile ed opportuno.
Un esempio: Secondo i calcoli di Adusbef ogni famiglia sborserà in media 621 euro per mandare i figli a scuola, università ovviamente esclusa. Rispetto al 2004 sono 36 euro in più. In particolare si spenderanno 289 euro per i libri (275 nel 2004 con un aumento del 5%) e 332 euro per il corredo (zaino, astuccio, quaderni …), ben 22 euro in più rispetto allo scorso anno quando la stangata si attestava a 310 euro. Un aumento quello per il corredo, del 7%."
Gli obiettivi di Intesaconsumatori? Ottenere il ribasso del 20% dei prezzi e delle polizze Rc auto che - dopo la diminuzione degli incidenti - fanno ingrassare ancor più le compagnie prive di concorrenza; più concorrenza nel campo della vendita delle benzine (con la installazione dei "benzacartelloni" sulle autostrade indicanti i diversi prezzi reperibili sulla tratta; l'introduzione nella telefonia dei gestori virtuali e la eliminazione del canone Telecom; nel sistema bancario, l'apertura del mercato alle banche straniere, con l'approvazione immediata della legge di tutela del risparmio. Non solo. Le quattro associazioni auspicano altresì saldi liberi, l'applicazione del decreto sugli sconti dei farmaci, il permesso a tutti i commercianti di esporre (tutto l'anno nella "vetrina delle occasioni") i prodotti scontati, mercati di vendita diretta di prodotti ortofrutticoli da parte degli agricoltori, anche loro ridotti alla fame ma senza beneficio alcuno per i consumatori finali che scontano i ricarichi intermedi; un sistema di esposizione dei prezzi su tabelle standard, che dovrebbero essere esposte in un luogo ben visibile e concordato dell'esercizio commerciale, in modo che il cittadino possa effettuare le proprie valutazioni con immediatezza.
Per quanto riguarda i servizi, invece, chiediamo il blocco di tutte le tariffe ancora sotto il controllo pubblico, cos' come è già avvenuto per la luce, l'IVA sul gas e le accise sulla benzina. La situazione è gravissima: senza interventi incisivi il Paese rischia il collasso. Per questo invitiamo ad aderire all'iniziativa del 14 settembre, oltre alle famiglie italiane, anche tutte le associazioni, i partiti, i sindacati, e soprattutto i Sindaci Italiani che, per i tagli feroci ai finanziamenti statali, hanno dovuto eliminare servizi sociali essenziali per i cittadini."
INDETTA DALL'INTESACONSUMATORI - ADUSBEF LA PRIMA GIORNATA DI BLACK OUT DEI CONSUMATORI
LE REGOLE DELL'INTESACONSUMATORI - ADUSBEF PER PROTESTARE CONTRO LE BOLLETTE DA INFARTO
L'Intesaconsumatori - Adusbef, in occasione dello sciopero della spesa indetto per il 14 settembre, indice la prima giornata di black out dei consumatori. Dopo aver subito black out estivi per colpa di presunti alberelli svizzeri e di una rete vecchia ed inadeguata, è ora che il black out sia organizzato dai consumatori stessi per protestare contro le bollette da infarto più care d'Europa e contro la prospettiva, come se non bastasse, di ulteriori aumenti autunnali.
Per aderire i consumatori dovranno spegnere dalle 11,30 alle 11,35 tutto quanto funziona grazie all'elettricità.
Ecco le regole dell'Intesaconsumatori per aderire:
o Spegnete radio e tv. Spegnete per 5 minuti la televisione e la radio, tanto a quell'ora ci sono solo repliche di vecchi telefilm, fiction e soap opera. Un modo per protestare anche contro la ripetitività dei programmi.
o Spegnete le spie luminose. Ricordatevi di spegnere tutte le lucine delle spie luminose. Il consumo d'elettricità di ogni singola lucina è basso, ma eliminandole tutte (tv, computer, prese multiple …) si risparmia il 10%. Un classico è, ad esempio, quella della Tv. Per la comodità di poter accendere il televisore con il telecomando ci siamo ormai abituati a lasciarlo sempre in stand-by. Sappiate che quando la tv è in prontezza di funzionamento consuma inutilmente 20 watt all'ora e si calcola che il 55 % del consumo energetico della Tv abbia luogo nella modalità stand-by. Inoltre, si usura maggiormente il televisore e si corre il rischio che, lasciandolo in tensione, possa implodere, provocando un incendio. Il televisore fa scoppiare ogni anno, in Italia, circa 1.300 incendi ed è, in tal senso, l'apparecchio elettrico di gran lunga più pericoloso (al secondo posto la stufa elettrica).
o Bollitore. Spegnetelo, l'acqua è troppo calda. Chi l'ha detto che si debba avere acqua bollente 24 ore su 24: 45-50°C durante l'estate e 60°C in inverno sono più che sufficienti. Ricordatevi che lo scaldacqua elettrico è' l'elettrodomestico che divora più corrente. Il 20% della bolletta dipende, infatti, dall'acqua calda. Se avete ancora lo scaldacqua elettrico cercate, quindi, se possibile, soluzioni alternative.
o Rasoi elettrici. A quell'ora è improbabile che dobbiate ancora farvi la barba. Se dovete ancora farla usate il rasoio a mano. Ricordatevi che quello elettrico è fonte di elettrosmog. E' bene, dunque, evitarne l'abuso alternandolo alle tradizionali lamette. Farà bene anche alla vostra pelle.
o Lavastoviglie. Aspettate di aggiungere i piatti di questa sera prima di farla andare. Una pessima abitudine, infatti, è quella di farla funzionare anche se non è ancora completamente piena. Se il giorno dopo non volete avere cattivi odori, è sufficiente fare l'ammollo (prelavaggio). Siete sicuri poi che sia già piena? Spesso si recupera molto spazio caricandola con maggiore attenzione. Per sistemare meglio le stoviglie, ad esempio, è più semplice se si comincia dal fondo. Le padelle vanno possibilmente infilate nelle rastrelliere, in modo che restino verticali. Se stava già andando, potete interromperla alle 11,30. Potete, infatti, rinunciare all'asciugatura finale, aprendo il portellone per far circolare l'aria: risparmierete elettricità. Inoltre per finire prima delle 11,30 potete usare un lavaggio meno intensivo (a 50 °C invece che a 65 °C) che pulisce benissimo e consente un risparmio: è sufficiente sciacquare le stoviglie prima di introdurle, in modo che non abbiano incrostazioni o residui bruciati di cibo.
o Lavatrice. Fatela andare domani, a pieno carico. Un lavaggio a pieno carico costa meno di due a mezzo carico. Per finire prima delle 11,30 non è necessario lavare a 90°C. Oltre a spendere di più, logorate anche la biancheria. Un ciclo a 60°C è, quasi sempre, più che sufficiente. Il prelavaggio nei nuovi modelli è spesso inutile perché troppo rapido: il detersivo non fa in tempo a sciogliersi e tanto meno ad agire. Se, nonostante questi accorgimenti avete calcolato male l'orario, potete interrompere prima della fine. Il dispositivo d'asciugatura automatico, infatti, è molto dispendioso in termini energetici. Anche la centrifuga finale non è indispensabile farla andare fino in fondo.
o Frigorifero. Teoricamente non potete spegnerlo. Potete, però, non aprirlo. Se, infatti, si trova in una pausa del compressore, riaprendo le porte potreste farlo riaccendere. Inoltre scatterebbe anche la lucina interna. Per risparmiare elettricità ricordatevi di ridurre al minimo l'apertura della porta. Un classico è lasciare aperta la porta in attesa di decidersi: da evitare. Stabilite cosa prendere prima di aprire il frigorifero. Non introducete cibi caldi. Potreste cogliere l'occasione dello sciopero per sbrinarlo. L'operazione andrebbe fatta almeno ogni 6 mesi ed in ogni caso quando lo strato di ghiaccio supera i 5 mm. Sono sufficienti 2 mm di ghiaccio per aumentare già i consumi.
o No al forno. Sono solo le 11,30, potete aspettare ancora 5 minuti prima di cucinare. A mezzogiorno è meglio mangiare piatti poco elaborati e leggeri per evitare di appesantirsi. Una pasta a freddo, che si fa in 15 minuti, e un po' di affettato con frutta e verdura fresca possono bastare. Oltre al forno elettrico e a microonde, che consumano elettricità, è bene non accendere nemmeno il forno tradizionale. Non solo perché a settembre fa ancora caldo, ma anche perché il gas è energia che paghiamo a caro prezzo.
o Asciugacapelli. Asciugate bene la testa con un asciugamano prima di accendere il phon, farà bene anche ai vostri capelli. Ricordatevi che, per evitare i danni da campo elettromagnetico, bisognerebbe tenerlo ad almeno 35 cm dalla testa e cambiare spesso la mano.
o Staccate la segreteria telefonica. Se attaccate la segreteria sarete poi costretti a richiamare chi vi ha cercato, spendendo voi i soldi. Conviene? Chi ha bisogno vi richiamerà. Non fatevi cogliere dal panico ogni volta che qualcuno vi cerca e non vi trova.
o Stereo e Hi Fi. Non ci sono più i complessi di una volta e il vostro LP preferito l'avete già sentito migliaia di volte. Potete farne sicuramente a meno.
o Cellulari. Non usate il cellulare in quei 5 minuti. E' vero che non consumate direttamente elettricità, ma poi dovete pur sempre ricaricare la batteria. Inoltre spesso lo usiamo nei luoghi meno opportuni: a scuola, in ospedale, a casa (spendendo spesso di più rispetto al costo della telefonata dal fisso), mentre si è al lavoro.
o Condizionatori. E' passata la stagione soffocante: spegnetelo!
o Illuminazione. Anche se ci fosse brutto tempo, alle 11,30 sarebbe decisamente troppo presto per accendere la luce. Provate ad alzare tutte le tapparelle di casa, vedrete che la luce sarà sufficiente. Cogliete anzi l'occasione del black out per staccare la corrente e sostituire le lampadine tradizionali a incandescenza con quelle fluorescenti compatte. Una lampada fluorescente ad accensione elettronica da 20 watt illumina come una tradizionale lampada da 100 watt. Il costo è elevato ma lo ammortizzate già nel primo anno, dato che possono durare fino a 10 volte di più (10.000 ore) e si risparmia l'80% di energia (la lampada tradizionale da 100 watt consuma 200 KWh, la lampada a fluorescenza compatta da 20 watt ne consuma invece circa 40; quindi, a parità di luce, la bolletta elettrica è 5 volte inferiore). Usatele nelle stanze dove soggiornate più a lungo, come il soggiorno o la cucina.
o Non stirate. Alle 11,30 è ora di smettere di stirare, proseguirete semmai nel pomeriggio. Fate riposare la schiena. Ricordatevi che gli elettrodomestici che consumano di più sono quelli come il ferro da stiro, ossia tutti quelli che hanno delle resistenze e producono calore. Regolatevi di conseguenza.
o Altre apparecchiature elettriche. Ci siamo abituati a usare troppe apparecchiature elettriche: coltello, spremiagrumi, grattugia, aspirapolvere, macchina per il caffè…. E' ora di ritornare, almeno per un giorno, alle mani, alla mòka e alle care e vecchie scope.
o Ascensore. Non prendete l'ascensore. E' l'occasione buona per fare qualche rampa di scale. Un po' di moto vi farà bene.
o Niente benzina. Si tratta pur sempre di energia. Visto come continua a salire il prezzo della benzina vi conviene anticipare di un giorno il pieno.
o Auto? No grazie. Non prendete l'auto ma utilizzate i mezzi pubblici o fate una passeggiata. Spesso si usa l'auto anche per fare un solo chilometro. Fare una passeggiata è più salutare e si risparmia tempo: molte volte, infatti, si impiega di più a cercare un posteggio introvabile che non a raggiungere il posto a piedi o con i mezzi pubblici. Se invece siete costretti a viaggiare, accostate per 5 minuti e spegnete il motore.
o Camion e trattori. Anche per chi usa questi mezzi il costo del gasolio è diventato insostenibile. Fermatevi per 5 minuti e accostatevi.
o No all'autostrada. Meglio le strade normali. Sia il telepass che le sbarre che si alzano implicano un consumo di energia.
o Negozi. Non entrate nei negozi. Le casse, infatti, consumano elettricità. Da evitare, in particolari esercizi commerciali con grandi consumi, come ad esempio i parrucchieri.
o Bar. Non andate al bar ed in particolare non prendete caffè, frullati o spremute o, comunque, altri prodotti che implicano l'uso di apparecchiature elettriche. Non c'è bisogno di prendere sempre un aperitivo prima del pranzo.
o Banche. Non effettuate operazioni bancarie, specie prelievi al bancomat.
o Accendini. Non accendete per 5 minuti la sigaretta, vedrete che lo stimolo a fumare poi diminuirà.
o Computer. Dalle 11,30 alle 11,35 fate una pausa. Chi usa il computer, infatti, dovrebbe fare frequenti pause, in modo da non stancare la vista. State ad almeno 50 cm di distanza dal monitor e preferite monitor a cristalli liquidi (LCD).
o Giostre. Oltre a consumare elettricità consumano anche il portafoglio. Le macchinette che andavano con 500 lire oggi costano almeno 1 euro, spesso 2. Nonni che portate le nipotine ai parchi, fatele correre libere, ma lontano dalle giostre, almeno dalle 11,30 alle 11,35.
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