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Anatocismo e Usura
Anatocismo, usura, risparmio tradito: quale tutela ?
Il convegno organizzato da Adusbef e Federconsumatori per martedi 15 marzo dalle ore 9,30 a Roma, Palazzo San Macuto, Via del Seminario,76 dal titolo: Anatocismo, usura, risparmio tradito: quale tutela ?, per discutere sul decreto Milleproroghe,che tenta l'ennesimo colpo di spugna sui diritti acquisiti da consolidate sentenze di Cassazione, arriva all'indomani della prima ordinanza del Giudice del Tribunale di Benevento, Andrea Loffredo, che in data 10 marzo 2011 ha rimesso alla Corte Costituzionale la norma salvabanche sull'anatocismo nell'ultimo decreto Milleproroghe. Domenico Gallo e Vincenzo Marinelli, magistrati di Cassazione, Mauro De Marzio, Giudice della Corte di Appello di Roma, gli avv. Antonio Tanza (Adusbef), Vanna Pizzi (Federconsumatori) e Domenico Guadalupi (Giovani avvocati Aiga), Fabio Massimo Blasi (commercialista), dibatteranno su usi,abusi ed ordinari soprusi del sistema bancario, con il senatore Giovanni Legnini (Partito Democratico), Antonio Di Pietro, Massimo Donadi e Felice Belisario (presidente e capigruppo alla Camera ed al Senato dell'Italia dei Valori). Proprio la norma contenuta nel decreto Milleproroghe sulla prescrizione decennale degli interessi anatocistici applicati ai correntisti bancari, è stata rimessa ieri all'esame della Corte Costituzionale, con una delle prime ordinanze dal giudice del Tribunale ordinario di Benevento Andrea Loffredo, per l'eclatante violazione dei principi di tutela del risparmio delle famiglie e delle imprese, delle quali ultime intacca la libera iniziativa economica violando gli art. 41 e 47 della Costituzione. La norma "porcata" del milleproroghe infatti, prevede che la prescrizione decorra da ogni singola operazione, facendo salvi i diritti di chi ha ricevuto le somme per l'anatocismo, anche se la prescrizione era calcolata in maniera diversa, ad avviso del Giudice Loffredo,che riprende le tesi espresse dall'avv. Antonio Tanza, vice-presidente Adusbef, più che sostenere famiglie ed imprese, incide invece negativamente sulle legittime aspettative di esse di ottenere in restituzione ingenti somme indebitamente contabilizzate dalla controparte durante lo svolgimento di rapporti in conto corrente. Nella sentenza in cui impugna la disposizione del Milleproroghe, il giudice di Benevento sottolinea tra l'altro la "l'irragionevolezza" della norma, in quanto "di fatto innova e si scontra non solo con la disciplina normativa e della natura giuridica propria delle operazioni bancarie in conto corrente" ma anche con il principio generale di decorrenza della prescrizione, cancellando consolidate sentenze di Cassazione,specie l'ultima a Sezioni Unite Civili, la n.24418 del 2.12.2010. L'imprescrittibilità dell'azione promossa dal cliente verso la banca per far valere la nullità della clausola che prevede, ad esempio, l'anatocismo, ai sensi dell'art. 1422 del codice civile, significa che la prescrizione dei diritti derivanti dall'annotazione non potrà mai intaccare il diritto dell'utente ad un'azione giudiziaria volta a far dichiarare la nullità delle clausole contrattuali originariamente nulle, quali quella dell'anatocismo (art. 1283 cod.civile),degli interessi ultralegali "uso piazza" o dei giorni di valuta "fittizi" (art. 1284 codice civile), ecc. poichè la domanda di ripetizione dell'indebito (indebito in quanto derivante da un negozio nullo) ha un presupposto imprescindibile: il pagamento,senza il quale non si potrà certo ripetere ciò che non si è mai pagato. Nella fretta di fungere da maggiordomi dei banchieri,il ministro dell'Economia Tremonti ed il Governo,si sono lasciati ingannare dall'Abi,dalle banche e da Bankitalia, non solo da una norma incostituzionale che sarà cancellata dalla Consulta, ma anche dalla patacca sulle somme da restituire, che potevano essere sostenute, in assenza di una vera class action, dal sistema bancario.(AGENPARL) - Roma, 11 mar -
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