Avv. Antonio Tanza - Vicepresidente ADUSBEF


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Come fare i ricorsi?

Autovelox/Photored

AUTOVELOX E PHOTORED:


Tutte le contravvenzioni elevate attualmente sul territorio nazionale sono invalide poichè le apparecchiature (seppur omologate, ma non tutte...) non sono validamente tarate dai centri SIT (istituiti con legge 273/91).

Scarica gratuitamente la lettera di contestazione da inviare all'Autorità che ha accertato l'eventuale infrazione clicca qui

A questa lettera, l'Autorità spesso risponde allegando un certificato di Taratura
casareccio o realizzato, in palese conflitto d'interessi, dalle stesse ditte costruttrici (sovente socie dei vari Comuni nello sfruttamento dell'utente della strada) del tutto inadeguato sia dal punto di vista soggettivo (la legge 273/91 legittima solo i centri SIT e tale norma non può essere modificata da norme di rango inferiore, quali le Circolari Ministeriali, ecc..) e si potrà rispondere con altra lettera, evidenziando i principi esposti ( clicca qui!).

ATTENZIONE entro 60 giorni dalla contestazione o notifica della MULTA, va SEMPRE E COMUNQUE proposto ricorso dinanzi al Prefetto o Giudice di Pace.

I soli associati ADUSBEF ( clicca qui per scaricare il modulo) possono richiedere gratuitamente il modulo per il ricorso, previo invio di e-mail (adusbef@studiotanza.it) o fax n. 0836 631656 della ricevuta di iscrizione ad ADUSBEF che si effettua mediante versamento di euro 25 sul c/c n. 52175122 intestato ad Adusbef Puglia , corso porta luce n. 20, 73013 Galatina (Le).

Se l’utente vorrà l’invio di un ricorso personalizzato dovrà effettuare una iscrizione di 50 o 100 euro (a seconda dell'entità della multa e/o difficoltà del ricorso) sul c/c n. 52175122 intestato ad Adusbef, corso porta luce n. 20, 73013 Galatina ed inviare all’ e-mail ( adusbef@studiotanza.it) o al fax n. 0836 631656 sia la copia dell’iscrizione che una fotocopia della multa. Il ricorso può essere inviato via e-mail, via fax , o consegnato di persona, a seconda delle istruzioni che impartirà l’utente. Data l’enorme massa di richieste abbiamo bisogno di non meno di giorni 5 per la lavorazione della richiesta.

Quindi, NON RIMANDATE ALL’ULTIMO MOMENTO!

Non è ammissibile la presentazione del ricorso quando:
1) la multa è stata già pagata;
2) quando sono scaduti i termini;
3) quando è arrivata la cartella esattoriale.
Ovviamente annullando la contravvenzione viene a cadere sia la multa che la decurtazione dei punti.

IL SIT italiano (unico ente nazionale legittimato dalla legge 273/91 ad eseguire le Tarature sugli strumenti di precisione), con lettere del 10 maggio 2005 ( clicca qui) e del 1° giugno 2005 ( clicca qui) SILURA ed AFFONDA le salomoniche Circolari del Ministero delle Infrastrutture pro taratura alla buona poichè contra legem (L.273/91): infatti le leggi le fa il Parlamento Italiano e non i funzionari dei Ministeri!!!!

Critica alla Circolare Ministeriale del 30 giugno 2005 (clicca qui).

ADUSBEF ha invitato, per il momento, il Prefetto di Lecce ed il Presidente della Provincia ad utilizzare ai soli fini preventivi le macchinette mangiasoldi sparse in 39 comuni salentini

Il Giudice di Pace di Lecce, nella persona dei Dott.ri ROCHIRA, TAMBURRANO, DISTANTE e SERIO ma anche altri (GdP di Chioggia, ecc...) hanno emesso le prime sentenze antitatatura clicca qui

Lecce – Giudice di pace boccia l’autovelox: Annullate 3 multe, ma per altre 50 si può prospettare una sentenza analoga. La taratura degli apparecchi elettronici non è certificata da un sistema valido a livello nazionale (ovvero dai centri SIT istituiti con legge 273/91)
Gli automobilisti potrebbero non dover pagare le multe rilevate con gli autovelox ed i photored: il giudice di pace di Lecce ha infatti aperto una strada, accogliendo numerosi ricorsi presentati dagli automobilisti. Sinora sono tre le sanzioni annullate, mentre per una cinquantina la decisione è in via di definizione. I motivi sono stati spiegati nel corso di un incontro con giornalisti dal presidente dell’Adusbef, avvocato Antonio Tanza, e dal sindaco di Martignano (Lecce), Luigino Sergio, che con l'On.le Antonio Rotundo (DS) è autore di una sorta di “crociata” contro gli autovelox, «rei di essere utilizzati solo per rimpinguare le casse comunali». In base a quanto stabilito dalla legge 273 del ’91 - hanno detto - tutti gli strumenti a componente metrica devono essere accompagnati da un certificato di taratura rilasciato da appositi istituti riconosciuti a livello nazionale. «Il fatto è - ha precisato Tanza - che in Italia questi istituti preposti non esistono; perciò tutti i giudici di pace non possono non annullare le multe, con il risultato che quei Comuni che li hanno utilizzati si trovano ora con gli uffici intasati di ricorsi». In seguito alle sollecitazioni dell’Adusbef, il ministero delle Infrastrutture sta provvedendo ad istituire i Sit, i servizi italiani di taratura, «ma ci vorranno almeno nove mesi - ha ipotizzato Tanza - prima che il progetto si realizzi». 30/4/2005 Gazzetta del Mezzogiorno

L'On.le Antonio ROTUNDO (DS) in data 11 maggio 2005 ha presentato un'interrogazione al Ministero delle Infrastrutture clicca qui

Le istruzioni che seguono non servono per incoraggiare i pirati della strada a violare il codice ed a mettere a repentaglio la vita di innocenti e la propria, ma hanno un solo fine: tutelare il diritto del cittadino ad ottenere una contestazione certa e, dunque, giusta.
La multa può essere contestata di persona o a mezzo atto notificato dall’Autorità che ha rilevato l’infrazione: nel primo caso l’utente contesterà al Pubblico Ufficiale la mancata taratura dell’apparecchio ed esigerà che detta contestazione venga annotata sul verbale di contestazione, nel secondo caso l’atto arriverà a mezzo posta nel domicilio dell’intestatario PRA dell’autovettura che avrebbe violato il codice della strada. In entrambi i casi l’utente dovrà impugnare la multa o davanti al Prefetto della Provincia del luogo in cui è stata commessa l’infrazione o davanti al Giudice di Pace competente per territorio (il Giudice è quello del luogo in cui è stata contestata la multa). Il termine per proporre ricorso è quello di 60 giorni dalla contestazione, cioè dal momento in cui si è fermati dalla pattuglia o da quando si è ricevuta la multa a mezzo posta. Nell’ipotesi che il Prefetto rigetti il ricorso, avverso detto provvedimento, l’utente può, comunque, ricorrere al Giudice di Pace, ma entro 30 giorni dalla notifica dell’Ordinanza Prefettizia.

La Corte Costituzionale con la recentissima sentenza n. 277/07 spazza ogni eventuale incertezza sull’applicabilità della legge n. 273 1991 anche ai misuratori di precisione della velocità: Autovelox, Tutor e Telelaser devono essere tarati da un centro SIT, essendo assolutamente invalida la taratura effettuata dalla stessa azienda costruttrice, spesse volte socia in affari con le Pubbliche Amministrazioni che decidono di far quadrare i bilanci con le macchinette mangiasoldi, poste spesso in vicinanza di assurdi ed ingiustificati limiti di velocità. Quindi assolutamente invalide le direttive Ministeriali che individuavano nell’azienda costruttrice il soggetto destinato ad effettuare valide tarature. L'art. 2, comma 1, della legge n. 273 del 1991, al fine di consentire la taratura (art. 4), prevede la «realizzazione dei campioni primari» sia per le «unità di misura di base» e «supplementari», sia per le unità di misura «derivate» del sistema internazionale delle unità di misura SI. Quest’ultimo comprende la velocità come unità derivata. …. l’applicazione della normativa generale del 1991 alla luce del sistema internazionale delle unità di misura SI, che comprende la velocità come unità derivata (tale normativa l’amministrazione aveva dichiarato nel 2000 di volere attuare: nota 27 settembre, n. 6050, del Ministero dei lavori pubblici-Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale). Ma non basta. Se prima si doveva andare in Svizzera per tarare gli strumenti rilevatori della velocità ora basta recarsi nei due primi centri SIT autorizzati in Italia: T.E.S.I. Srl, Zona Industriale Castelnuovo, 242/b SUBBIANO - 52010 AR e POLITECNICO di MILANO – Servizio Qualità Ateneo, Piazza L. Da Vinci, 32 MILANO - 20133 MI. ADUSBEF è stata la prima associazione in Italia a sollevare il problema ed ad ottenere le primissime sentenze di illegittimità dell’improprio uso di dette attrezzature di precisione. Quindi il cittadino che riceve una multa deve controllare che l’infrazione venga rilevata con un’apparecchiatura regolarmente tarata. Lo spirito della Campagna Adusbef è quello di spingere le amministrazioni al pieno rispetto della legge, per dare al trasgressore la certezza della violazione e della sanzione. Peccato che nel frattempo abbiamo vinto circa 3000 ricorsi. E molti ne abbiamo ancora in piedi… A questo punto si apre un nuovo scenario: misuratori Enel, Telecom, Gas, ecc.. Non sono tarati: nessuna certezza per il cittadino che continua a pagare quanto la società privata richiede. Nuovo impegno di ADUSBEF a far chiarezza su tale altro possibile abuso.



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